Venerdì 11 aprile 2014, dalle 16.00 alle 19.00, si è tenuta la seconda giornata di studio del progetto “Educare tra identità e differenze”.
Dopo aver affrontato, nella precedente giornata di studi, il temma della differenza di genere, si è concentrata l’attenzione sul tema “Situazioni di disabilità ed educazione”, con gli interventi di:
- Roberta Caldin (leggi la relazione), docente di didattica e pedagogia speciale all’Università di Bologna e vicepresidente della Scuola di psicologia e scienze della formazione – Bologna;
- Maria Teresa Moscato (leggi la relazione), docente di pedagogia generale e sociale all’Università di Bologna;
- Rinalda Montani, docente dell’ISSR di Padova, che ha coordinato gli interventi.
È disponibile un articolo introduttivo al tema della giornata – “Il linguaggio come problema”, di Roberto Medeghini – e l’audio di tutti gli interventi.
Secondo una stima diffusa sono circa 93 milioni i bambini/adolescenti che convivono con una disabilità moderata o grave. Se si impara a leggere la disabilità non come sinonimo di incapacità ma come una delle espressioni della meravigliosa diversità che arricchisce il genere umano, e se si dà ai ragazzi con disabilità l’opportunità di crescere come gli altri, essi potranno condurre vite appaganti e contribuire alla vita sociale, culturale ed economica delle comunità: quando un ragazzo con disabilità gioca un ruolo attivo, tutta la società ne beneficia.