Giornata di studio “Religioni e pace: Raimon Panikkar”

Senza l’interculturalità la pace è solo un’utopia: lo hieros gamos tra amore e conoscenza è una speranza per l’umanità” (R. Panikkar, Pace e interculturalità).

Nella giornata di studio del 19 aprile, è stata presentata la figura del filosofo e teologo Raimon Panikkar (Barcellona 1918 – Tavertet 2010), che ha lasciato in eredità un’opera immensa e complessa, accessibile interamente solo sullo sfondo della sua biografia. L’appassionata ricerca di nuove vie del dialogo interreligioso e interculturale lo hanno portato a peregrinare incessantemente tra Occidente e Oriente, tracciando percorsi di pensiero senz’altro inediti seppur non sempre lineari. Utilizzando un procedimento di continua riscrittura dei suoi testi e di originale creazione di neologismi egli ha prodotto una sintesi sempre aperta, espressione di uno sguardo olistico che ambisce a riunire i frammenti sparsi della realtà. Le categorie di mito, simbolo, dialogo dialogale, relatività radicale, cosmoteandrismo sono mattoni fondamentali della prospettiva filosofico-teologica panikkariana, così come della sua riflessione sui caratteri più profondi di una pace estesa a ogni essere.

Ai nostri giorni è sempre più pressante la necessità di un “disarmo culturale”, espressione con la quale il filosofo richiama la necessità del dialogo interculturale per porre la basi di una vera conciliazione tra i popoli. A fondamento della pacificazione delle culture Panikkar rinviene una costituzione triadica costituita da armonia, libertà e giustizia. Sarebbe infatti utopistico tendere a un disarmo degli armamenti senza nel contempo puntare a un disarmo culturale, il che richiede l’introduzione di una nuova scala di valori e una nuova antropologia, dunque una critica della cultura tecnocratica oggi dominante. Con l’anelito alla costruzione di un mondo più pacifico emerge così sempre più nitidamente uno dei miti interculturali unificanti dei nostri tempi.

Da quanto rilevato si comprende che per Panikkar la pace non corrisponde tanto a una condizione politica o geo-strategica. Essa è una dimensione sia esteriore che interiore in relazione reciproca, soprattutto è attiva partecipazione al ritmo dell’Essere. Ma partecipare non è affatto sinonimo di creare. Infatti la pace non è frutto di un’azione politica dell’uomo, di una sua conquista, ma dell’apertura a un dono: la sua natura più profonda è essere grazia, frutto dello Spirito Santo. Pertanto l’apertura alla trascendenza è un presupposto ineludibile per la costruzione della pace, tanto da potersi dire che «un santo ispirato dall’amore può, certamente, fare per la pace molto più di un attivista guidato dall’odio». Se riflettere sulla pace equivale a indagare l’anima più profonda della natura e dell’uomo, se ne ricava che la pace nasce anche dalla contemplazione così come da una rivoluzione antropologica. Si rende perciò necessaria un’altra cosmovisione e una metanoia radicale dell’essere umano. Panikkar può allora concludere la sua meditazione su Pace e disarmo culturale con la sentenza: «Si vis pacem, para te ipsum».

Dopo il saluto del Direttore dell’ISSR, prof. Gaudenzio Zambon, sono intervenuti Enrico Riparelli (leggi l’abstract), docente di ‘Interculturalità e religione’ all’ISSR di Padova, Giangiorgio Pasqualotto (leggi l’abstract), docente di Filosofia presso l’Università degli Studi di Padova e Giuseppe Toffanello (leggi l’abstract), docente di ‘Grandi Religioni’ all’ISSR di Padova: ascolta l’audio di tutti gli interventi.

Per una introduzione alla tematica trattata è possibile leggere il testo di Raimon Panikkar “Pluralismo e interculturalità” ► e vedere una sua video-intervista.

Testi fondamentali di Panikkar sulla pace:

  • Il “daimon” della politica: agonia e speranza, Dehoniane, Bologna 1994.
  • I fondamenti della democrazia. Forza debolezza limiti, Edizioni Lavoro, Roma 2000.
  • L’incontro indispensabile: dialogo delle religioni, Jaca Book, Milano 2001.
  • Pace e disarmo culturale, Rizzoli, Milano 2003.
  • Il mito del pluralismo: la Torre di Babele. Una meditazione sulla non-violenza, in Opera Omnia, VI/1, a cura di R. Panikkar – M. Carrara Pavan, Jaca Book, Milano 2009, pp. 17-50.
  • Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, in Opera Omnia, VI/1, a cura di R. Panikkar – M. Carrara Pavan, Jaca Book, Jaca Book, Milano 2009, pp. 247-329.
  • Concordia e armonia, Mondadori, Milano 2010.

Su Panikkar e la pace:

  • Cognetti, La pace è un’utopia? La prospettiva di Raimon Panikkar, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006.
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