Dies academicus 2015

Con le attività dell’anno accademico 2015-16 si dà avvio ad un percorso pluriennale di ricerca sul rapporto tra religioni e corpo in una prospettiva interculturale e interreligiosa.

Si tratterà di mettere in luce come l’uomo esprima necessariamente la sua appartenenza religiosa anche per mezzo del simbolismo corporeo e allo stesso tempo di sottolineare l’apparente paradosso della “corporeità” delle stesse religioni, ossia della loro necessaria incarnazione nelle più diverse culture al fine di dare forma e sostanza alla vita reale dei fedeli.

La base teologica dell’intero percorso è data dal capitolo 14 della Gaudium et Spes in cui viene sottolineata la dignità del corpo umano: «L’uomo sintetizza in sé, per la stessa sua condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Non è lecito dunque disprezzare la vita corporale dell’uomo. Al contrario, questi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell’ultimo giorno. E tuttavia, ferito dal peccato, l’uomo sperimenta le ribellioni del corpo. Perciò è la dignità stessa dell’uomo che postula che egli glorifichi Dio nel proprio corpo e che non permetta che esso si renda schiavo delle perverse inclinazioni del cuore».

Considerando, inoltre, che nell’anno in corso cade il cinquantenario della conclusione del concilio Vaticano II, ricordiamo anche il discorso di Paolo VI tenuto in occasione dell’ultima sessione (7 dicembre 1965), allorché affermava che «la scoperta dei bisogni umani (e tanto maggiori sono, quanto più grande si fa il figlio della terra) ha assorbito l’attenzione del nostro Sinodo. Dategli merito di questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il nostro nuovo umanesimo». Il nostro percorso si inserisce perciò nel progetto del “nuovo umanesimo” in quanto si occupa di indagare alcune delle modalità con cui l’uomo reale esprime la sua umanità nell’incontro con la dimensione religiosa.

Stimolanti appaiono infine anche le parole del card. Paul Poupard a presentazione del volume Corpo e religione: «In ambito cristiano la riflessione sul corpo è assolutamente essenziale, a motivo della Incarnazione di Cristo. Incarnandosi, Gesù non perde affatto la sua divinità. Egli rivela così che non c’è incompatibilità assoluta tra la trascendenza divina e la mortalità corporea umana […]. Il dialogo interculturale e interreligioso, per essere davvero fecondo ed efficace, deve lasciare la più o meno consapevole genericità e vaghezza, per vertere su aspetti e contenuti concreti. Il tema scelto: “Corpo e religione”, ci aiuta molto opportunamente e utilmente a sviluppare questo dialogo».

Nel corso di questo anno accademico si intende mettere in luce la dimensione religiosa dell’atto umano di nutrirsi, privilegiando un percorso fenomenologico che proseguirà anche nelle due giornate di studio dell’8 marzo e del 15 aprile 2016 (scarica il depliant).

Il percorso è stato inaugurato mercoledì 18 novembre 2015, presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica del Triveneto, con la prolusione accademica del Prof. Giorgio Bonaccorso, docente della Facoltà Teologica del Triveneto e dell’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova, dal titolo “Corpo e religione”.

Il rapporto corpo/religione è denso di implicazioni non solo per il corpo, in quanto esaltato, valorizzato o negato dalle tradizioni religiose, ma anche per la religione stessa, dato che essa non può che esprimersi attraverso la corporeità – dunque la storicità incarnata – dell’essere umano. Per questo motivo si può giungere ad asserire che il corpo è il linguaggio delle religioni. La teologia è quindi chiamata a riflettere a fondo sul rapporto tra fede cristiana e corporeità, evitando tanto uno spiritualismo disincarnato quanto un immanentismo che sottrae al corpo la sua naturale tensione simbolica.

Questo il programma del Dies academicus (scarica il depliant):

Guarda le foto della giornata e scarica anche la lista delle attività accademiche del primo decennio e degli studenti che hanno conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Religiose dal 2005 ad oggi.

A conclusione della giornata si è svolta la consegna dei Diplomi accademici conseguiti nell’A.A. 2014-2015.

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