Un gruppo di studenti dell’Issr e tre docenti, i professori Andrea Albertin, Giulio Osto e Sara Noventa, dall’8 all’11 luglio 2025, vivranno un viaggio-studio a Vienna.
L’occasione di tale esperienza nasce dal congresso annuale della European Academy of Religion (EUARE) che si svolgerà nella capitale austriaca ed è intitolato Religion and socio-cultural Transformation: European Perspectives and Beyond.
L’evento è organizzato in sinergia con l’Università di Vienna e, in particolare, con l’istituto di ricerca Religion and Transformation in Contemporary Society diretto dal teologo Kurt Appel.
Il congresso ospita centinaia di conferenze contenute in oltre cinquanta panel, cioè sessioni tematiche, il booklet che descrive tutte le proposte ammonta a oltre cinquecento pagine. Per scaricare il programma clicca qui. Anche solo un veloce sguardo ai titoli e ai nomi dei vari relatori fa comprendere su quali temi si orienta la ricerca contemporanea e quali siano le numerose e importanti istituzioni accademiche che aderiscono all’evento.
I docenti dell’Issr parteciperanno al congresso proponendo tre relazioni all’interno del progetto di ricerca “Scripture & Theology”, al quale aderiscono diversi studiosi di università europee. Il panel è intitolato “Scripture & Theology 2025: Exploring methodological Interactions between Biblical Studies and Systematic Theology”. La relazione di Andrea Albertin è intitolata “Theology ‘from’ Scripture? The Challenge between Scripture and Theology, once again”. La relazione di Giulio Osto: “How to know God? Indications of Method on the Relationship between the Bible and Theology from a great unpublished Book by Romano Guardini”. Infine, la relazione di Sara Noventa porta il titolo: “Seeking the Truth: a Zen Reading of the Holy Scripture and the Systematic Theology at the Service of the Announcement”. Si possono visualizzare gli abstract delle relazioni attraverso la sezione dedicata ai panelist, nel sito EUARE.
Insieme a un assaggio del congresso EUARE 2025, il viaggio studio a Vienna è guidato dalla visita ad alcuni luoghi e musei della città a partire dalle grandi svolte culturali del primo Novecento. Tre libri hanno ispirato la scelta dei percorsi. Il libro “Danubio” del germanista Claudio Magris, dedica alcune pagine a Vienna, descrivendo alcune caratteristiche culturali che la inseriscono nel solco della mitteleuropa. Il capitolo dedicato a Vienna si intitola “Cafe Central”, ubicato vicino ai palazzi reali, luogo che ospitava gli incontri di tanti intellettuali come Robert Musil, Sigmund Freud, Ludwig Wittgenstein e molti altri.
Il secondo libro è “1910. L’emancipazione della dissonanza” di Thomas Harrison che offre un’ampia esplorazione di tutte le varie forme di “incrinatura” del pensiero connesse al clima della Vienna dei primi vent’anni del Novecento.
Il terzo libro, quello meno implicito, è “Dallo Steinhof. Prospettive viennesi del primo Novecento”, di Massimo Cacciari. Il filosofo italiano sceglie come punto prospettico di incontro con Vienna la collina dello Steinhof sulla quale sorge il grande ospedale psichiatrico della città, immerso in un grande bosco e al centro del quale spicca la chiesa di San Leopoldo in stile liberty progettata dall’architetto Otto Wagner.
Questi tre impegnativi saggi sono il retroterra sul quale si collocano le visite al Museo Freud, ai musei Leopold e Belvedere, con le loro collezioni di Schiele, Klimt, Kubin e Klinger. Insieme a queste mete di alto spessore culturale, occasione per riflettere su metamorfosi della cultura europea che nutrono ancora i loro effetti, non mancherà l’immersione nel grandioso Kunsthistorisches Museum, un passaggio sulle orme di Sissi, con la visita al Castello di Schönbrunn, dei momenti di preghiera nelle chiese del centro storico, una cena tipica con i sapori viennesi e insieme ad altri relatori partecipanti al congresso Euare.