In occasione della memoria di S. Tommaso d’Aquino

Messaggio augurale

Omne verum a quocumque dicatur
a Spiritu Sancto est 

Summa Theologiae I-II, 109, 1 ad 1

 

Gentilissime professoresse e gentili professori,

oggi celebriamo la memoria liturgica di S. Tommaso d’Aquino, sacerdote e Dottore della Chiesa, ‘patrono’ dei teologi e delle teologhe, ‘patrono’ delle università cattoliche e delle facoltà di teologia e, di conseguenza, anche degli Istituti Superiori di Scienze Religiose. La presente come fraterno messaggio augurale per il nostro compito di docenti e ricercatori.

Formulo questo augurio cogliendo due aspetti dalla sovrabbondante testimonianza dell’Aquinate. Il primo è molto noto e riprende il “motto” «contemplata aliis tradere». Scrive, infatti, il “bue muto”: «L’opera della vita attiva […] che deriva dalla pienezza della contemplazione, come l’insegnamento e la predicazione […] è da anteporre alla semplice contemplazione. Infatti, come è meglio illuminare che non semplicemente brillare, così è meglio comunicare agli altri ciò che si è contemplato che non contemplare soltanto» (IIa IIae, q. 188, a. 6, c.). Tale concezione della contemplazione è pienamente coerente con il nostro impegno nel comunicare agli studenti quanto è frutto della ricerca e della contemplazione.

Il secondo aspetto è la dimensione “europea” della formazione e dell’attività di docenza di Tommaso d’Aquino. Pur senza tecnologie informatiche, auto, treni, aeroplani, energia elettrica e molto altro, che è parte della nostra contemporaneità, è interessante la lista di luoghi nei quali l’autore della Summa theologiae abitò e insegnò, ad esempio a Napoli, Parigi, Colonia, Roma… Il viaggiare del Doctor Angelicus tra i paesi dell’Europa sia, dunque, invito alla costruzione di una società e di un fare teologia sempre più fraterni.

Cordialmente.

Osto d. Giulio,

vicedirettore e segretario

Padova, 28 gennaio 2022

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